"In questo momento estremamente drammatico per la Chiesa universale riconosca i suoi errori e in coerenza con il conclamato principio...
"In questo momento estremamente drammatico per la Chiesa universale riconosca i suoi errori e in coerenza con il conclamato principio di tolleranza zero, Papa Francesco sia il primo a dare il buon esempio a cardinali e vescovi che hanno coperto gli abusi di McCarrick e si dimetta insieme a tutti loro". Questo lo sconcertante appello rivolto al Pontefice dall’ex nunzio negli Usa Carlo Maria Viganò. La frase conclude un dossier sul caso dell’ex arcivescovo di Washington Theodore Edgar McCarrick, colpevole riconosciuto di abusi su seminaristi, al quale proprio per questo Papa Francesco ha tolto il cardinalato con una decisione senza precedenti nell’epoca contemporanea. Nel poderoso memoriale, monsignor Viganò scrive di aver parlato con Francesco il 23 giugno 2013 dicendogli "Santo Padre, non so se lei conosce il card. McCarrick, ma se chiede alla Congregazione per i Vescovi c’è un dossier grande così su di lui. Ha corrotto generazioni di seminaristi e di sacerdoti e papa Benedetto gli ha imposto di ritirarsi ad una vita di preghiera e di penitenza".
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"Il Papa - racconta Viganò - non fece il minimo commento a quelle mie parole tanto gravi e non mostrò sul suo volto alcuna espressione di sorpresa, come se la cosa gli fosse già nota da tempo, e cambiò subito di argomento". Da questa assenza di reazioni l’ex nunzio deduce una volontà di Bergoglio di coprire il cardinale, che invece ha poi scardinalato. La tesi del "non poteva non sapere" applicata in ambito ecclesiastico sostiene tutto il testo diffuso da monsignor Viganò, che mette in cattiva luce alcuni porporati, in particolare gi ex segretari di Stato Angelo Sodano e Tarcisio Bertone, e gli ex sostituti Leonardo Sandri e Fernando Filoni, che a suo dire non hanno preso gli opportuni provvedimenti a carico di McCarrich, anche se poi è lui stesso a rivelare che Benedetto XVI aveva imposto segretamente al cardinale McCarrick di ritirarsi a vita privata e non celebrare più pubblicamente, il che significa che almeno Bertone Filoni si occuparono della cosa.
È noto in Vaticano che monsignor Viganò si aspettava un prestigioso incarico in Curia ed è invece finito in pensione anticipata al termine del suo quinquennio come nunzio apostolico a Washington. Così negli ultimi mesi l’arcivescovo milanese, a suo tempo protagonista di Vatileaks con le sue denunce a Benedetto XVI circa il malcostume nella Curia Romana e in particolare al Governatorato, finite su libri e giornali, è tornato a puntare il dito contro arcivescovi e cardinali a suo dire corrotti ed ha anche partecipato ad incontri pubblici di ultrà cattolici contrari alle aperture di Papa Francesco.
by via Libero Quotidiano
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